La copertura sanitaria per cittadini stranieri nell’area Schengen

La copertura sanitaria per cittadini stranieri nell’area Schengen

Nel 1997 l’Italia, dopo un processo di adattamento alla politica dei visti di ingresso prevista dalla Convenzione di Applicazione dell’Accordo di Schengen, è entrata nella cosiddetta area Schengen.

La realizzazione dello Spazio Schengen si è avuto mediante il rafforzamento delle frontiere esterne (comuni a tutti i Paesi firmatari) e la progressiva eliminazione dei controlli alle frontiere interne, affermando la totale libertà di circolazione dei cittadini nei territori degli Stati aderenti.

La legislazione per i Visti di ingresso

Un cittadino Non-Ue che volesse visitare una nazione europea o spostarsi al suo interno, ha bisogno di un passaporto che sia valido per almeno tre mesi dopo la data in cui lascerà il Paese visitato e che sia stato rilasciato in un arco temporale dei dieci anni precedenti e, nella maggior parte dei casi, di un Visto di ingresso.

Il Visto deve essere richiesto presso le Autorità consolari del Paese che si intende visitare: qualora il titolo venisse rilasciato da un Paese aderente allo Spazio Schengen, esso consentirà automaticamente di viaggiare in tutti gli altri territori della medesima area. Stessa cosa accade qualora si fosse in possesso di un Permesso di soggiorno rilasciato da un Paese aderente al Trattato di Schengen.

Muoversi nell’area Schengen

I cittadini stranieri possessori di un Permesso di soggiorno CE di lungo periodo o di altra tipologia di Permesso di soggiorno valido, possono liberamente uscire dal territorio italiano e muoversi all’interno dell’area Schengen, viaggiando semplicemente con il proprio passaporto e il titolo di soggiorno valido: il soggiorno è consentito per motivi turistici per un massimo di novanta giorni.

Ci sono, però, alcune eccezioni che non consentono al cittadino straniero il rientro in Italia: si fa riferimento, in questi casi, ai titolari di Permessi di soggiorno rilasciati in caso di protezione, per cure mediche o per asilo politico.

La copertura sanitaria nei Paesi Schengen

Come ben sappiamo, uno dei documenti richiesti dalle Autorità consolari italiane nel Paese di origine del cittadino straniero per il rilascio del Visto o dagli Uffici Immigrazione per il rilascio del Permesso di soggiorno, è rappresentato dall’assicurazione sanitaria, che è una garanzia richiesta dallo Stato italiano per non farsi carico delle eventuali spese sanitarie urgenti a cui dovrebbe far fronte il cittadino straniero.

La copertura sanitaria prestata ai soci della Welcome Association Italy copre le spese dovute a infortunio, malattia, eventuale ricovero ospedaliero con il passaggio obbligatorio dal Pronto Soccorso di un ospedale pubblico: queste garanzie risultano valide anche in tutto il territorio dei Paesi aderenti al Trattato di Schengen.

Appare, dunque, chiaro come in un’epoca di globalizzazione e di sfide sempre più proiettate nel futuro, assume un’importanza strategica la libertà di circolazione delle persone che viene garantita dal Trattato di Schengen, sia ai cittadini europei che ai cittadini extracomunitari.