Il Visto di ingresso per Affari

Il Visto di ingresso per Affari rappresenta un titolo di ingresso sul territorio nazionale con finalità strettamente economico-commerciali. Esso permette l’ingresso in Italia al cittadino straniero, per contatti o trattative, relativi al funzionamento di beni acquistati o venduti a seguito di accordi commerciali.

Indice

Cosa è il Visto per Affari

Questa tipologia di Visto è regolata dal Decreto del Ministero Affari Esteri del 12 luglio 2000, il quale esplica le varie tipologie di Visti regolati dall’ordinamento italiano.

Nella fattispecie, esso è un Visto Schengen Uniforme, cioè valido per tutto il territorio dello spazio Schengen. Viene rilasciato esclusivamente per breve durata: la sua durata massima è 90 giorni ognisei mesi, computati dalla data del primo ingresso in Italia. Tali ingressi nel nostro Paese possono essere singoli, doppi o multipli. In alcuni casi posso essere rilasciati anche con validità annuale.

Visto per Affari: requisiti per il rilascio

Il Decreto del Ministero Affari Esteri indica chiaramente i requisiti per l’ottenimento di questa tipologia di Visto.

Essi sono:

  • passaporto valido (la validità deve essere di almeno 3 mesi superiore alla data di rientro nel Paese di origine);
  • disponibilità di un mezzo di locomozione proprio oppure la prenotazione di un biglietto aereo andata/ritorno;
  • disponibilità di un alloggio idoneo (possono essere presentate prenotazioni alberghiere oppure dichiarazioni di ospitalità di un cittadino italiano o straniere residente in Italia);
  • il richiedente deve essere un operatore economico-commerciale riconosciuto (per esempio deve essere presentata la visura camerale o la licenza di esercizio dell’attività);
  • il soggiorno in Italia deve avere esclusivamente una finalità economico-commerciale;
  • Assicurazione sanitaria con una copertura minima di 30.000€ per le spese mediche urgenti dovute a infortunio, malattia ed eventuale ricovero ospedaliero;
  • dimostrazione dei mezzi di sostentamento, tramite la presentazione delle proprie risorse finanziarie oppure una fideiussione bancaria o assicurativa.

Modalità di ingresso in Italia

Il richiedente il Visto può anche essere invitato da un’azienda che esercita sul territorio italiano. L’invito può essere inoltrato per vari motivi, tra i quali le trattative economiche/commerciali o la prova del funzionamento effettivo di macchinari acquistati o venduti. Si può eseguire anche per aggiornamenti professionali, per visitare l’azienda oppure per partecipare a fiere di settore.

In caso di invito diretto da parte di un’impresa, la richiesta del Visto deve essere corredata anche da una dichiarazione di invito sottoscritta dall’azienda. Nella dichiarazione si devono indicare la durata e il motivo dell’ingresso, oltre a tutte le attività che il cittadino straniero svolgerà. Inoltre, essa deve recare il timbro dell’azienda ed essere firmata da un rappresentante legale.

Il Visto, qualora ricorrano comprovate ragioni lavorative, può essere rilasciato anche alle persone che accompagnino il cittadino straniere richiedente.

Tempistiche per il rilascio del Visto

Solitamente il rilascio avviene in circa 10/15 giorni lavorativi ma ovviamente ogni Autorità consolare ha le proprie tempistiche.

È importante sapere che, qualora il viaggio del richiedente includa uno scalo in un Paese dell’area Schengen, giunto in Italia dovrà presentare una dichiarazione di presenza. La dichiarazione deve essere fatta dallo straniero entro otto giorni dall’arrivo nel nostro Paese, presso il Commissariato di polizia competente del luogo di soggiorno. È obbligatoria per i cittadini stranieri entrati in Italia e che si sono fermati in un Paese dell’Area Schengen. La mancata presentazione della stessa può provocare sanzioni al cittadino straniero. Infatti, può essere comminata un’ammenda (dai 5mila ai 10mila euro) oppure, nei casi più gravi, può essere disposta l’espulsione dal territorio italiano.