Riconoscimento reciproco tra le patenti italiane e ucraine

A fine luglio è stato siglato un nuovo patto bilaterale tra il Governo italiano e quello ucraino, inerente al riconoscimento delle relative patenti di guida nei due Paesi, per una durata pari a cinque anni.

Questo accordo consente ai cittadini delle due nazioni, sempre che siano residenti legalmente nell’altro Stato, di poter trasformare i propri documenti di guida in documenti equipollenti del Paese in cui risiedono, senza il ricorso ad alcun pagamento o a nuovi corsi di scuola guida.

Questa grande comunità, la quinta per numero nel nostro Paese, è un tassello importante del tessuto lavorativo italiano e, questo accordo, va proprio nella direzione di ulteriore integrazione degli ucraini in Italia.


Quando entrerà in vigore l’accordo?

L’accordo entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla data di ricezione dell’ultima notifica scritta e, pertanto, non potrà essere attivo prima del 17 settembre di quest’anno.

È sempre fatta salva, però, la norma della legge italiana che consente a un cittadino straniero di poter utilizzare la propria patente estera per il limite massimo di un anno: dopo questo termine, infatti, i cittadini stranieri sono tenuti per legge a convertire il proprio documento di guida del Paese di origine, in una patente italiana tramite gli Uffici della Motorizzazione Civile del Comune di residenza.

Quali saranno i numeri di questo accordo?

Negli anni precedenti, con le regole del vecchio accordo, sono state convertite in patenti ucraine solamente 81 patenti da parte di cittadini italiani; viceversa, il numero delle patenti ucraine convertite in documenti italiani sono state quasi 22.000, a riprova della grande presenza in Italia della comunità del Paese Blu e Oro.

Questo accordo non riguarda chi sia in Italia per un periodo inferiore a un anno oppure chi soggiorni per brevi periodi per motivi turistici ma sarà obbligatorio procedere al riconoscimento e alla conversione della propria patente qualora si risieda in modo continuativo in uno dei due Paesi.