Proroga del Decreto Flussi 2022 e Permesso di soggiorno stagionale

Ogni anno sentiamo parlare del Decreto Flussi, un atto emanato dal Governo che consente l’ingresso in Italia di migliaia di lavoratori qualificati, dopo una serie di incontri tra il Presidente del Consiglio, i ministri interessati e le Commissioni Parlamentari di competenza. Il provvedimento definisce le quote massime di ingresso dei cittadini stranieri e fa riferimento al documento programmatico triennale basato sulla politica di immigrazione sul territorio nazionale.

Nel 2022 il termine ultimo del Decreto Flussi, solitamente programmato per il mese di marzo di ogni anno, è stato prorogato al 30 settembre, per la mancanza della copertura totale dei posti – circa 70mila- con la procedura da svolgersi interamente sull’apposito portale.

Come ottenere il Permesso di soggiorno stagionale

Per l’assunzione di un lavoratore Non-Ue per un lavoro stagionale è obbligatorio richiedere il nulla osta, che permette al lavoratore di ottenere il Visto di ingresso per lavoro subordinato e, una volta entrato in Italia, di richiedere il Permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

La domanda può essere presentata dal datore di lavoro italiano o Non-Ue che abita in Italia, che abbia un’attività prettamente stagionale e che possieda un reddito sufficiente per poter assumere un lavoratore.

Possono essere beneficiari del nulla osta i cittadini stranieri che abbiano completato gli studi obbligatori e abbiano compiuto i 16 anni, coloro che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi inseriti nella lista indicata dal Decreto Flussi, oppure i lavoratori Non-Ue entrati in Italia per lavoro stagionale per almeno due anni consecutivi.

Qualora la documentazione fosse in regola e il Visto di ingresso rilasciato, entro otto giorni dall’ingresso in Italia il lavoratore straniero, con il proprio datore di lavoro, è tenuto a presentarsi in Prefettura portando una marca da bollo, la comunicazione di cessione del fabbricato o la dichiarazione di ospitalità e, infine, la dichiarazione di idoneità dell’alloggio. Nel corso del medesimo appuntamento, la Prefettura consegna al lavoratore e al datore il contratto di soggiorno e il modulo 209 per la richiesta del Permesso di soggiorno.

Il passaggio successivo è quello di recarsi allo Sportello Amico di un ufficio postale e procedere alla spedizione del kit per la richiesta del Permesso di soggiorno stagionale.

Nonostante quest’anno ci sia una forte ripresa dei flussi turistici e delle esportazioni delle materie prime agricolo-alimentari, questa difficoltà di reperimento delle figure professionali sta portando a gravi problematiche soprattutto nel mondo agroalimentare e del turismo, con la mancanza dei lavoratori stagionali che mette a rischio l’intera filiera produttiva italiana.