Brexit e iscrizione anagrafica: cosa cambia?

Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea dal 31 gennaio 2020, dopo un processo iniziato con il referendum del 23 giugno 2016, la cosiddetta “Brexit”. A seguito del referendum, il 29 marzo 2017 il Regno Unito ha notificato al Consiglio Europeo l’intenzione di lasciare l’UE, invocando formalmente l’Articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea. Il Trattato prevede questa possibilità e stabilisce la procedura da seguire per uscire volontariamente dall’Unione Europea.

Il 29 gennaio 2020, il Parlamento Europeo ha approvato l’Accordo di Recesso tra il Regno Unito e l’Unione Europea, entrato in vigore il 1° febbraio 2020.

I negoziati per l’accordo sono stati avviati a inizio marzo e dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, per consentire l’entrata in vigore del nuovo Accordo a partire dal 1° gennaio 2021, al termine dell’attuale periodo transitorio. Questo periodo transitorio potrà essere prorogato una sola volta e per un periodo non superiore a 1 o 2 anni.

Durante il periodo transitorio, che terminerà il 31 dicembre 2020, i cittadini del Regno Unito residenti in Italia continueranno a usufruire dei diritti sanciti dalle norme europee, quali: il diritto di libera circolazione, e le prestazioni sanitarie, sociali e pensionistiche.

Dopo il periodo di transizione, ai cittadini britannici iscritti all’anagrafe di un Comune italiano, verrà garantita la tutela dei diritti acquisiti in base agli art.18 e 19 dell’Accordo di Recesso..

Con la Circolare n. 3 dell’11 febbraio 2020, il Ministero dell’Interno ha descritto due possibili scenari per chi risiede già o risiederà prima di fine anno nel nostro Paese:

1. Cittadini britannici residenti in Italia al 31 gennaio 2020:

Per documentare i diritti connessi al soggiorno in Italia, i cittadini britannici potranno chiedere l’Attestazione dell’iscrizione anagrafica all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza (ai sensi del d.lgs. n. 30/2007 e dell’art.18.4 dell’Accordo sul recesso del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord dall’Unione Europea)  

2. Cittadini britannici non residenti in Italia al 1° febbraio 2020:

Entro la fine del periodo di transizione previsto dall’Accordo di Recesso (31 dicembre 2020), i cittadini britannici potranno richiedere l’iscrizione anagrafica come è avvenuto finora, ai sensi delle disposizioni previste dalla normativa anagrafica (Legge 1228/1954 e DPR 223/1989 e D.lgs. 30/2007).

Cosa si richiede l’iscrizione anagrafica? Presentando al Comune di appartenenza il modello di dichiarazione anagrafica, insieme alla polizza assicurativa per cittadini UE  e al passaporto o a un altro documento valido. Di solito, bisogna aspettare circa due giorni lavorativi per avere la conferma dell’iscrizione. La data di iscrizione sarà uguale alla data in cui è stata richiesta.

Nei successivi 45 giorni, il Comune verifica i requisiti dell’iscrizione anagrafica. Se entro i 45 giorni non si ricevono comunicazioni, vuol dire che l’iscrizione è stata accettata. A seguito dell’iscrizione, le persone interessate potranno richiedere l’Attestazione di iscrizione anagrafica.

E se la verifica avesse un riscontro negativo? Vuol dire che non ci sono i requisiti e l’iscrizione viene annullata.  

Stai pensando di richiedere l’iscrizione? Attenzione! Senza una polizza assicurativa la richiesta non viene accettata. Vuoi saperne di più? Contattaci.