Soggiorno in Italia per residenza elettiva: di cosa si tratta

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva in Italia è un titolo di soggiorno rilasciato a cittadini stranieri che intendono stabilirsi nel nostro Paese, senza esercitare un’attività lavorativa. Questo permesso consente al titolare di soggiornare in Italia per un periodo di tempo massimo di due anni, rinnovabili.

Indice

Requisiti per ottenere il permesso di soggiorno per residenza elettiva

Per richiedere il suddetto permesso è necessario soddisfare alcuni requisiti. I principali sono:

  • cittadinanza di un paese non appartenente all’Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo;
  • assenza di precedenti penali in Italia o nel Paese di provenienza;
  • possesso delle risorse sufficienti al mantenimento autonomo, pur senza esercitare un’attività lavorativa;
  • disponibilità di un alloggio in Italia.

Chi può fare richiesta

La legislazione italiana prevede quattro casi per i quali è possibile richiedere il suddetto permesso:

  1. Cittadino extra UE dotato di visto di ingresso per il motivo sopra indicato;
  2. Cittadino Non-UE che possieda permesso per lavoro e/o ricongiungimento familiare. In tal caso, il richiedente (ricongiunto oppure lavoratore in pensione) può convertire i precedenti permessi nel nuovo titolo per residenza elettiva;
  3. Cittadino extra UE appartenente al nucleo familiare di cittadini comunitari – compagni/e, conviventi di fatto o persone a carico e conviventi con un cittadino dell’Unione Europea;
  4. Cittadino extra UE che lavora presso enti e istituzioni della Città del Vaticano.

Documenti da presentare

Per richiedere il permesso di soggiorno, è necessario presentare la seguente documentazione:

  • domanda di permesso di soggiorno;
  • documento di identità valido;
  • certificato di nascita;
  • certificato penale rilasciato dal paese di origine;
  • dichiarazione di mezzi sufficienti a mantenere la propria sussistenza;
  • dichiarazione di alloggio in Italia;
  • polizza assicurativa contro il rischio di infortuni e malattia.

È necessario presentare richiesta alla Questura competente. La Questura, dopo aver valutato la documentazione, deciderà sul rilascio o meno del titolo di soggiorno.

Pro e contro di questa tipologia di permesso

Questo permesso offre i seguenti vantaggi:

  • consente di soggiornare in Italia per un periodo di tempo massimo di due anni, rinnovabili;
  • consente di avere un’assistenza sanitaria pubblica;
  • consente di avere un’istruzione pubblica;
  • consente di votare alle elezioni amministrative locali.

Esistono, però, anche degli svantaggi, quali ad esempio:

  • non consente di lavorare in Italia;
  • non consente di ottenere un permesso di soggiorno permanente.

Questo permesso in Italia rappresenta, quindi, una possibilità per i cittadini stranieri che intendono stabilirsi nel paese senza esercitare un’attività lavorativa. Come abbiamo visto, questa tipologia di permesso offre una serie di vantaggi, come l’assistenza sanitaria pubblica e l’istruzione pubblica. Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi a cui si va incontro, come il divieto di lavorare in Italia.