RIMPATRIO DELLA SALMA NEL PAESE DI ORIGINE

Il decesso di un cittadino straniero in Italia può comportare una serie di problemi logistici e organizzativi per il trasporto della salma nel Paese di origine.

Attualmente non esiste una specifica legge che disciplini il rimpatrio dei defunti, ma si fa riferimento a diverse disposizioni, come il Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria, la Circolare del Ministero della Salute 24/93 e, per quanto riguarda le varie autorizzazioni, al D.P.C.M. del 26/05/2000.

A livello internazionale, il riferimento è la Convenzione di Berlino del 1937, riguardante il trasporto dei cadaveri, valida solo per i Paesi aderenti (Italia, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda, Francia, Svizzera, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Turchia, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Cile e Messico).

In caso di rimpatrio della salma in un Paese non aderente alla Convenzione di Berlino, occorre presentare una richiesta al Comune, sottoscritta da un familiare, per poter trasportare e seppellire la salma fuori dal Comune nel quale si è verificato il decesso. A questa richiesta è necessario allegare il certificato di morte, rilasciato dallo stesso Comune, e il “nulla osta all’introduzione”, rilasciato dagli Uffici Consolari in Italia dello stato estero verso il quale la salma è diretta.

Inoltre, è necessario anche un certificato dell’Azienda Sanitaria Locale (Asl), che certifichi le condizioni igienico-sanitarie della salma e della bara nella quale verrà effettuato il trasporto. Ottenuto il via libera al trasporto verso il Paese di origine, deve essere data comunicazione al Prefetto della Provincia della città di frontiera dalla quale partirà la salma.

Per i Paesi aderenti alla Convenzione di Berlino, non è necessario presentare il nulla osta rilasciato dalle Autorità consolari, ma è necessario il cosiddetto “Passaporto mortuario”, rilasciato dal Comune nel quale è avvenuto il decesso; il Passaporto mortuario è esclusivamente in lingua italiana. I costi per il rimpatrio della salma sono a carico dei familiari o possono essere coperti da una polizza assicurativa. A partire da gennaio 2021 sarà possibile acquistare una copertura assicurativa con un massimale di diecimila euro per coprire le spese necessarie