Invalidità civile: requisiti e importi per il 2021

L’assegno di invalidità civile è un’indennità economica riconosciuta a mutilati e invalidi civili, di età compresa tra i 18 anni e i 67 anni, con una invalidità compresa tra il 74% e il 99%.

Si tratta di un sostegno a carattere assistenziale, cioè indipendente da un rapporto assicurativo e contributivo del beneficiario, ma per ottenerlo è necessario, comunque il rispetto di determinati requisiti di reddito.

Chi ne ha diritto

Ne possono usufruire i cittadini italiani e i cittadini comunitari, residenti in Italia; i cittadini extracomunitari, purché legalmente soggiornanti sul territorio nazionale.

La prestazione è concessa per 13 mensilità, non è reversibile ed è pari a 286,81 euro al mese.

Per poter fare domanda di assegno di invalidità bisogna avere un reddito non superiore a 4.926,35 euro.

Chi è nato all’estero deve inoltre dichiarare, con apposita documentazione proveniente dallo Stato estero di provenienza, la presenza o meno di redditi nel Paese d’origine.

La valutazione del reddito deve essere effettuata solo nei confronti del beneficiario della prestazione economica e nel suo computo è esclusa la casa di abitazione principale.

La pensione di invalidità civile

La pensione di invalidità civile è una prestazione economica per i mutilati e gli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 anni e i 67 anni, a cui è riconosciuta un’invalidità pari al 100%.

Mantiene le stesse regole di erogabilità dell’assegno di invalidità, compreso l’importo, con la sola differenza che per la pensione di invalidità il reddito annuale deve essere nel limite dei 16.982,49€ lordi.

Questa misura è incompatibile con altre prestazioni assistenziali mentre è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa, sempre nel rispetto del limite di reddito previsto per legge.

In entrambi i casi spetta fino al compimento dei 67 anni, requisito da adeguare alle speranze di vita. Raggiunto il limite di età, la prestazione si trasforma automaticamente in assegno sociale.