Le nuove regole sul Green Pass

A partire dal 20 gennaio sono entrate in vigore nuove norme per il contenimento della pandemia, che hanno portato a un’estensione del Green Pass a molteplici luoghi e attività. Inoltre, nei giorni seguenti la durata del Green Pass rafforzato sarà ridotta da nove a sei mesi e saranno previste sanzioni pecuniarie per gli over 50 che non abbiano ancora aderito al programma di vaccinazione.

Cosa cambia?

La situazione attuale del Paese ha portato ad un inasprimento delle regole da seguire, quali la presentazione del Green Pass per accedere a tutti i cosiddetti servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, centri benessere) oppure anche per i colloqui con i detenuti nelle carceri italiane.

Dal primo febbraio sarà obbligatorio presentare il Green Pass base o rafforzato per accedere a tutti gli Uffici Pubblici (Comuni, Province, Regioni), ai Servizi pubblici (come, ad esempio, gli uffici postali), alle Banche, ai negozi e ai centri commerciali.

A partire dal 15 febbraio i lavoratori over 50, sia del settore pubblico che di quello privato, saranno obbligati ad avere il Green Pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro: dovranno, cioè, possedere un certificato che attesti il ciclo vaccinale o la guarigione da Covid-19, mentre il Green Pass semplice, ottenuto con un tampone negativo, non potrà più essere riconosciuto.

Coloro che dovessero presentarsi al lavoro per un periodo superiore ai cinque giorni in mancanza della suddetta certificazione, potranno essere sospesi per massimo di dieci giorni senza retribuzione. D’altro canto, anche i datori di lavoro che non dovessero controllare la validità per l’accesso dei propri dipendenti, saranno soggetti a sanzioni pecuniarie con multe che varieranno dai 600 ai 1500 euro.

Le nuove regole per i positivi asintomatici

A seguito del continuo pressing esercitato dai Governatori regionali, dal primo febbraio sarà modificata la modalità di conteggio del numero dei positivi: dal calcolo quotidiano dei nuovi contagi, saranno scorporati i pazienti ricoverati presso le strutture ospedaliere per cause differenti, ma risultati positivi al Covid in fase di accesso. Ovviamente questo nuovo conteggio sottintende nuove regole anche per il colore da assegnare alle Regioni: a determinare l’eventuale cambio di colore, non sarà esclusivamente il dato sui nuovi contagi, ma il dato inerente ai positivi ospedalizzati in area non critica o nelle terapie intensive.