L’Assegno unico figli 2022 a favore dei cittadini stranieri

L’assegno unico e universale rappresenta un aiuto per le famiglie con figli a carico che può essere attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e arrivare a conclusione al 21° anno di età dei figli.

L’importo elargito come sostegno economico varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli: esso si definisce “unico” poiché accorpa precedenti misure di sostegno alle famiglie, e “universale” in quanto può essere concesso a tutte le famiglie con figli a carico che siano residenti o domiciliate sul territorio nazionale.

Beneficiari dell’Assegno unico

L’Assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari che ne fanno richiesta, a prescindere dalla situazione lavorativa dei genitori. Nello specifico può essere richiesto:

  • Per ogni figlio minorenne a carico e, per le nuove nascite, a partire dal settimo mese di gravidanza;
  • Per ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei ventuno anni, a patto che frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito percepito inferiore a ottomila euro annui oppure sia disoccupato e in cerca di occupazione con registrazione presso i centri pubblici per l’impiego;
  • Per ogni figlio disabile a carico, per il quale non sono previsti limiti di età.

Requisiti di cittadinanza e residenza in Italia

Altri requisiti fondamentali richiesti dal Decreto Legislativo n.230/2021 sono rappresentati dalla cittadinanza, dalla residenza o dal domicilio sul territorio nazionale.

Nella fattispecie, l’articolo 3, stabilisce che il richiedente deve essere cittadino italiano o di uno Stato aderente all’Unione Europea, o un suo familiare titolare di un Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o, sempre il richiedente, sia titolare di un Permesso unico di lavoro o un Permesso per motivi di ricerca autorizzato a svolgere attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi.

Oltre a queste categorie di cittadini stranieri direttamente incluse nel Decreto legislativo, l’Assegno unico spetta anche alle seguenti categorie:

  • Stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale;
  • Titolari di Carta Blu altamente qualificati;
  • Lavoratori stranieri autonomi;
  • Lavoratori di cittadinanza marocchina, algerina e tunisina, per i quali in base agli accordi euromediterranei sono equiparati ai cittadini europei;
  • Titolari di Permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.

Appare chiaro come questo strumento dell’Assegno unico costituisca un valido mezzo di sostegno economico alle famiglie, soprattutto in questi tempi nei quali la crisi economica, la crisi energetica e la pandemia hanno investito pesantemente le vite di ciascun individuo.