Disciplina dei Visti e dei Permessi di soggiorno per motivi sportivi

Quando siamo di fronte al televisore o presenti in uno stadio o in un palazzetto dello sport, non pensiamo che gli atleti non comunitari che gareggiano davanti ai nostri occhi, sono sul campo di gara perché le Federazioni sportive di appartenenza hanno provveduto a seguire l’iter di concessione del Visto di ingresso per gare sportive in Italia.

Il Visto per motivi sportivi viene rilasciato per consentire l’ingresso allo sportivo straniero che intenda partecipare a singole o a multiple competizioni, sia a carattere dilettantistico che professionistico: questa tipologia di Visto è unitamente rilasciata agli allenatori, ai direttori tecnici ai preparatori atletici e agli accompagnatori.

Visti di ingresso per lavoro subordinato/motivi sportivi

L’art.27 del Testo Unico sull’Immigrazione disciplina gli ingressi degli sportivi stranieri sul territorio nazionale e il limite massimo è stabilito annualmente con un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri su proposta del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).

 Le Federazioni Nazionali Sportive che hanno sia il settore professionistico che quello dilettantistico, possono stabilire indipendentemente se destinare tutte le quote di ingresso assegnate a un solo settore, oppure se destinarle a entrambi. 

Nel numero delle quote di ingresso devono essere compresi sia gli atleti che effettuano il primo ingresso in Italia, sia quelli già presenti sul territorio nazionale che abbiano un regolare Permesso di soggiorno rilasciato per motivi sportivi, di lavoro oppure per motivi familiari.

Per ottenere il rilascio del Visto di ingresso, la Società sportiva deve richiedere al CONI, tramite la Federazione Sportiva Nazionale, il rilascio della “Dichiarazione Nominativa di Assenso all’attività sportiva” dilettantistica o agonistica e formulare congiuntamente anche una proposta di contratto di soggiorno mediante l’utilizzo del modello SP, come previsto dalla Circolare n.2024 del 2006.

Una volta che il CONI recepisce la richiesta della società sportiva, effettua i controlli necessari e, ricevuto anche il Nulla Osta dalla Questura, procede all’emissione della suddetta Dichiarazione Nominativa e la inoltra alla Rappresentanza Diplomatica del Paese di origine e allo Sportello Unico competente. Lo sportivo straniero, entro otto giorni dal suo ingresso in Italia, dovrà presentarsi allo Sportello Unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno, richiedere il codice fiscale e il modulo relativo alla richiesta del Permesso di soggiorno.

Il Permesso di soggiorno 

Il Permesso di soggiorno rappresenta un documento basilare ai fini del tesseramento presso la società sportiva richiedente. Il titolo va richiesto presso gli uffici postali abilitati, nei quali è possibile inviare il Kit con tutta la modulistica richiesta per legge: la ricevuta con la quale è inviato il kit postale permette il tesseramento e la libera circolazione in tutti gli Stati, ad eccezione dei Paesi Schengen, nei quali è richiesto il Visto di tipo D con ingressi multipli.

La Questura presso la quale è stata inviata la documentazione prenderà contatto con lo sportivo straniero ai fini dell’espletamento di tutte le formalità inerenti al rilascio del Permesso di soggiorno: una volta ottenuto il titolo, lo sportivo dovrà inviare una copia alla Federazione Sportiva Nazionale di appartenenza.