Attribuzione del codice fiscale ai minori stranieri non regolari

Come ben sappiamo uno dei documenti fondamentali per accedere a vari servizi erogati sul territorio italiano, è rappresentato dal codice fiscale. Esso è un codice identificativo attribuito a ogni cittadino al momento della nascita per fini fiscali: questo documento è adoperato dall’Agenzia delle Entrate per il controllo di dati importanti per il fisco italiano. Altresì, è anche necessario alla persona fisica per procedere, per esempio, nella stipula di un atto di compravendita, per l’apertura di un conto bancario, per l’acquisto di un veicolo, per la riscossione di un pagamento, per il rimborso delle tasse e, forse il più importante di tutti, per l’accesso all’assistenza sanitaria nazionale.

Come abbiamo detto in precedenza, il codice fiscale viene attribuito automaticamente ai cittadini italiani al momento della registrazione della nascita all’ufficio anagrafico, ma come funziona per i cittadini stranieri?

Il cittadino che non abbia cittadinanza europea deve fare richiesta presentando il passaporto valido, un certificato di attestazione di identità rilasciata dalle Autorità consolari in Italia del Paese di provenienza, un Permesso di soggiorno valido. Nel periodo di giacenza nel quale il documento deve essere ancora recapitato al richiedente, l’Agenzia delle Entrate rilascia un certificato provvisorio di attribuzione del Codice Fiscale.

Codice fiscale per i minori stranieri non regolari e non accompagnati

 L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 25/E di Giugno 2022, fornisce le linee guida per le modalità di attribuzione del codice fiscale per questa tipologia di soggetti: queste nuove disposizioni implementano quanto disposto dal DPCM di Gennaio 2017, il quale prevede l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale anche per i minori stranieri non regolari o non accompagnati.

Per ottenere l’iscrizione al SSN è, però, necessario ottenere il codice fiscale e per i minori stranieri la richiesta dovrà essere presentata dall’ASL in quanto considerato soggetto terzo obbligato all’indicazione del codice fiscale di altri soggetti, come disposto dal D.P.R. n. 605/1973: la richiesta verrà quindi effettuata dall’ASL competente tramite l’utilizzo del modello AA4/8, con la possibilità di richiedere il rilascio del codice fiscale anche per più minori nella stessa domanda, facendo attenzione all’attinenza dei dati indicati sul modulo con quelli che verranno utilizzati per l’iscrizione dei minori al Servizio Sanitario Nazionale. Arrivati alla generazione del codice fiscale, sarà l’ASL stessa a comunicarlo a chi possiede la potestà genitoriale o alla struttura che ospita il minore non regolare o non accompagnato.

La tutela della salute dei minori stranieri nel nostro Paese ha il suo caposaldo soprattutto nella Convenzione di New York – la quale impone agli Stati di garantire ai minori i diritti essenziali, tra i quali appunto l’assistenza sanitaria- nonché nella Costituzione italiana, nella fattispecie agli articoli 10 e 32. Per poter accedere al diritto fondamentale alla salute, come abbiamo visto, è necessario possedere il codice fiscale che da oggi è più semplice da ottenere per le categorie più fragili, quali i minori stranieri sul territorio italiano.