Acquisto immobile per cittadini stranieri

Nonostante la crisi causata della pandemia l’Italia rimane uno dei paesi più attraenti per gli investitori stranieri.

Osservando i trend del nuovo mercato, possiamo notare come sia cambiato il profilo del potenziale compratore: l’élite dei ricchi si è ristretta per fare spazio all’avanzare di una classe media che preferisce orientarsi su abitazioni più piccole, comode e senza eccessi, in località meno inflazionate rispetto al turismo di massa, locate in luoghi ameni dove poter trascorrere in tranquillità la pensione o lunghi periodi della propria vita.

Quando un cittadino stranierò può comprare casa?

Per comprare casa in Italia gli stranieri devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • Stranieri soggiornanti in Italia. In questo caso è richiesto il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno. Stessa cosa anche per familiari di stranieri soggiornanti in Italia ed apolidi da meno di tre anni. Assieme ad esso è indispensabile l’acquisizione del codice fiscale italiano;
  • Stranieri non regolarmente soggiornanti in Italia. Per chi non soggiorna regolarmente in Italia è necessario che vi sia un trattato internazionale che consenta l’acquisto. Il trattato internazionale per essere applicabile deve consentire il principio di reciprocità. Anche al soggetto italiano deve essere consentito l’acquisto di una casa in quel Paese estero.
  • Soggetto cittadino comunitario o appartenente a Paesi dello SEE. In questo caso non vi sono limiti all’acquisto. Stessa cosa è valida per i soggetti apolidi da più di tre anni residenti in Italia.

Quali procedure seguire per comprare casa in Italia?

Ciascuno Stato ha le proprie norme di diritto privato, conoscere la legge regolatrice del contratto è uno degli aspetti più importanti, se non il più importante, per evitare il rischio di negoziare e redigere clausole che si possano poi rivelare non pienamente applicabili o addirittura invalide.

In Italia, come per qualsiasi atto di compravendita immobiliare, sono tre le fasi che riguardano l’acquisto del bene. Partiamo con la proposta d’acquisto, un’offerta irrevocabile che contiene i principali termini della transazione tra venditore e acquirente.

Una volta accettata la proposta, si passerà alla redazione, del contratto preliminare di vendita, un accordo redatto obbligatoriamente in forma scritta, con il quale i contraenti si impegnano formalmente ad acquistare l’immobile. Nel contratto è previsto solitamente il versamento di una caparra confirmatoria. Esso deve contenere tutte le condizioni dettate dalle parti nella proposta di acquisto. Lo scopo principale dell’accordo è quello di obbligare le parti alla futura stipula, alle condizioni e nei termini in esso convenuti.  Tuttavia, non è un vincolo all’acquisto.

I diritti dell’acquirente su un immobile si potranno considerare effettivi a seguito della trascrizione nei registri notarili, da parte di un notaio, del cosiddetto rogito notarile, il documento in cui si sancisce il passaggio di proprietà.

La trascrizione nei Registri Immobiliari è quindi adempimento di estrema importanza, perché oltre ad essere una tutela per i compratori, protegge anche i proprietari e consente a entrambe le parti di poter concludere la vendita in tranquillità e alle migliori condizioni.