La mobilitazione delle Università per gli studenti afghani
Il 30 agosto si è definitivamente concluso il ritiro delle truppe militari dei Paesi occidentali, che per vent’anni sono state presenti nel territorio dell’Afghanistan. La situazione da subito è apparsa complicata e preoccupante, con il ritorno dei talebani al potere e la conseguente perdita di tutte le conquiste democratiche per la popolazione civile.
Una delle situazioni che desta maggiore preoccupazione è quella relativa alla condizione delle donne e degli studenti, che sono rimasti bloccati nel paese asiatico e che non sono riusciti a salire sui voli organizzati dai vari governi occidentali, utilizzati per lo più per la popolazione che avesse prestato servizio civile e militare per i Paesi occupanti e, quindi, passibili di ritorsioni da parte del nuovo governo.
Quanti sono gli studenti afghani in Italia?
Nel nostro Paese sono più di 200 gli studenti in attesa di prima immatricolazione, più altri che già da tempo vivono e studiano in Italia, che sono rimasti bloccati in patria, iscritti per la maggior parte nelle Università di Roma, Venezia, Padova e Torino.
Hanno scritto direttamente ai Rettori, chiedendo aiuto e facendo presente la situazione nella quale si trovano, facendosi portavoce di un problema che si allarga sempre di più a macchia d’olio e che investe maggiormente le ragazze, dal momento che le nuove direttive governative vietano espressamente lo studio per le donne.
Cosa si sta facendo per aiutare gli studenti bloccati?
Nella fattispecie, la Rettrice della Sapienza di Roma si è subito attivata affinché i circa 190 studenti rimasti bloccati a Kabul, possano giungere nel nostro Paese: all’elenco finale inviato al Ministero dell’Interno e a quello della Difesa, infatti, sono stati aggiunti anche altri nominativi che inizialmente non erano stati ammessi all’ateneo romano. L’Università ha promesso di rivalutare tutte le posizioni dei candidati non ammessi, per poter provare ad accoglierli e dare loro l’opportunità di lasciare l’Afghanistan e iniziare il proprio corso di studi.