Lavoratore Extra U.E. autonomo: i requisiti per l’ingresso in Italia
L’ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo è soggetto alla quote di ingresso stabilite dal Decreto Flussi ed anche alle categorie di lavoro autonomo che lo stesso Decreto Flussi individua di volta in volta.
Un cittadino straniero che vuole esercitare un’attività di lavoro autonomo deve innanzitutto attendere la pubblicazione del Decreto Flussi e successivamente presentare la richiesta di rilascio di nulla osta alla Questura.
La richiesta deve essere compilata online sul sito del Ministero dell’Interno nei tempi e nelle modalità previste dall’annuale Decreto Flussi.
Al momento della richiesta del nulla osta il lavoratore extracomunitario dovrà possedere la documentazione di licenza o autorizzazione per l’attività che intende svolgere o l’iscrizione alla camera di commercio che dovrà essere presentata alla Questura.
A seguito del rilascio del nulla osta il lavoratore può chiedere il visto d’ingresso per lavoro autonomo alla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine.
Il cittadino straniero che vuole svolgere in Italia un’attività di tipo autonomo deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- avere delle risorse adeguate all’esercizio dell’attività che intende intraprendere in Italia;
- essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge italiana per l’esercizio della singola attività (es. iscrizione albo imprese, registri, ecc…);
- avere una sistemazione alloggiativa adeguata;
- avere un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di un importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria;
- acquisire, presso la Camera di Commercio, l’attestazione dei parametri finanziari, cioè l’individuazione delle risorse necessarie per l’esercizio dell’attività.
Come abbiamo visto un requisito fondamentale è quello di avere un reddito annuo che possa poter far accedere all’iscrizione obbligatorio al S.S.N. Il lavoratore autonomo straniero che lavora in Italia ha diritto alle medesime prestazioni sanitarie spettanti al lavoratore autonomo italiano, perciò anche lo straniero viene colpito dalle possibili inefficienze della sanità locale. Negli anni si è andati a cercare di sopperire a questa inefficienza con pacchetti di assistenza sanitaria integrativi, facilmente accessibili dal lavoratore sia per la modalità di adesione e sia per il costo competitivo. Per ulteriori informazioni e istruzioni su come accedere ai pacchetti di assistenza sanitaria integrativi, contattaci.